lunedì 4 maggio 2020

ERAVAMO 4 AMICI AL BAR























Dopo 50 giorni di carcerazione preventiva, oggi sono uscito per capire se è vero che gli italiani, o meglio i legnanesi sono così fuori di testa oppure, controvoglia, ma le regole imposte le rispettano ancora. Risultato: ho visto una città che ricomincia a camminare, composta e senza isterismi e ciò mi piace. Oggi andrò a fare un giro al cimitero parco, la nonna mi ha chiesto di andarla a trovare e mi farò 6-7 km a piedi, mettendo insieme la reazione motoria a quella dei sentimenti perduti di una nonnina che mi ha coccolato molto nel mio primo tratto di vita... Camminando si nota tutto e oggi pensavo agli esercizi commerciali dediti al cazzeggio e al piacere della chiacchiera: i bar e tutti quei locali affini alla ristorazione ( i bar e i ristoranti, possiamo anche definirli non necessari, ma se dovessimo pensare ad una società senza quei momenti di relax ci sarebbe da spararsi). Trecentotrentamila i bar e ristoranti in Italia occupano circa un milione e duecentomila addetti, bene, due mesi se ne sono andati ad incasso zero, cosa succederà nei prossimi 3 mesi ? E per la stagione estiva ? Non sono domande da sottovalutare, nel milione e duecentomila ci sono legati i destini di intere famiglie...

Ok alle cautele, ma possiamo immaginare il nostro futuro sempre e solo col pensiero che un virus possa stroncare la nostra esistenza ? Uccidere un sistema economico, vuol dire uccidere milioni di persone che a fronte dei 30mila che fino ad ora hanno indotto al blocco, mi pare davvero un'aberrazione. Ma stiamo a vedere, potrei sbagliarmi (ma non credo), se da parte di qualcuno ci sarà la volontà di far saltare la prossima stagione estiva, vedo un autunno con tanti nuvoloni, l'umiliazione della mascherina e del distanziamento sociale sono pesanti, ma sopportabili, un nuovo modo di convivere la nuova normalità deve esistere senza se e senza ma, nessuno ha il diritto di chiuderci in gabbia senza validi motivi, altrimenti anche i 4 amici al bar potrebbero incazzarsi. La qualità della vita non si baratta con il peso della paura indotta.



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