mercoledì 11 marzo 2020

LEGNANO, VIALE PASUBIO

































Oggi mi sono mosso per una passeggiata, forse domani non potrò più (provvisoriamente), e volevo raccontare questo Viale Pasubio, una sorta di periferia negli anni 60, che piano piano ha riempito gli appezzamenti di terreno verdi fino a diventare un tranquillo luogo di condomini e villette, compresi nel quadrilatero Montebello, ferrovia, Pasubio, Micca... Nella mia passeggiata la cosa veramente speciale è stata l'inizio: una gigantesca Mimosa profumava l'aria nella zona d'incrocio con la 29 maggio, l'ho respirata volentieri per qualche secondo. Siccome l'obiettivo era di arrivare fino in fondo dove inizia la via Agosti, mi sono gustato i particolari del viale, osservando le costruzioni recenti e paragonandole nella mia mente con quello che vedevo 40/45 anni fa quando in quella zona si andava per campetti a giocare a pallone... I famosi 3 palazzi di via pasubio costruiti all'inizio degli anni 60 sono sempre stati li, qualche villa pure, un quarto di secolo fa si aprì il Toys center, i marciapiedi manco esistevano, poi non puoi non notare i capannoni della ex Antenna 3, e di qualche ditta che ancora resiste, poi ti vedi avvicinare alla vecchia Giovanni Crespi, un altro colosso in attesa del prossimo destino, un area immensa, abbandonata da lustri ormai. Ad un certo punto, prima di arrivare all'altezza della vecchia Saltex nei pressi del parcheggio dei dipendenti, un tremendo fetore di cadavere in decomposizione, ero sul marciapiede, d'istinto mi sono spostato verso il centro della strada, che schifo, ho pensato, una roba terribile, che ha fatto da contrappasso al magnifico profumo della mimosa... Crespi spettrale, vedo qualche camion di amga che entra nel deposito mezzi, la dove c'era il Pontiggia oggi c'è amga, un paio di ville molto belle e poi per finire il triangolo della vergogna: dopo l'ultimo condominio sulla sinistra, c'è un vasto pezzo triangolare di boscaglia che si chiude sulla ferrovia, in macchina non si nota ma a piedi sei in presenza di una discarica a cielo aperto, uno schifo senza fine, altro che coronavirus, li ci dev'essere una topaia in cui magari sguazza anche qualche essere umano considerando i sentieri creati. Stasera ho mandato una segnalazione al portale del cittadino, quel luogo va sanificato dal Comune se è del Comune e dai privati se è di privati. Uno schifo senza fine, prima di svoltare nella via attilio Agosti, una delle vie più serene di Legnano.

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