venerdì 10 gennaio 2020

VIA VITTORIA, VIA SCONFITTA



























Sessanta anni fa la problematica di superare la cosiddetta 'cintura di ferro' era una roba seria, la gente girava molto a piedi per negozi, e le auto cominciavano ad abbondare e l'unico sottopasso esistente era quello di via San Bernardino, altrimenti solo passaggi a livello: sul confine con san Giorgio, in piazza Butti, in via Vittoria, in via Rosolino Pilo, e l'ultimo passaggio sulla Montebello che ho sempre visto chiuso da 50 anni... Tra la via Vittoria e la via Carlo Cattaneo, nel '57 viene approvato il progetto per il sottopasso pedonale che, iniziati i lavori al primo luglio dello stesso anno, fu tutto pronto poi per l'inaugurazione del 13 aprile 1958. Non so quanto durò in ordine, certo è che fin da bambino, passare li sotto era una sorta di trauma: il puzzo di piscia, si sentiva già negli anni 70. Le pareti laterali del sottopasso erano in mosaico, ma presto si iniziò a scambiare quel luogo come lo sfogatoio di qualsiasi cosa, le bombolette spray già ricordavano le lotte tra fascisti e comunisti... Poi sempre peggio: perdite d'acqua, mascherature coi controsoffitti, niente, quel posto rimane sempre un cesso, rappresentando un po la sconfittà dell'umanità intera. C'era il Sindaco Tenconi all'inaugurazione, un lottatore nato, credo che da lassù, il suo pianto sia disperato, opere pubbliche che all'epoca costarono 30 milioni di lire, che trasferite al valore attuale parliamo di quasi mezzo milione di euro, lasciate allo sbando, rimandando sempre una soluzione più consona agli anni in cui viviamo... Ci sentiamo un po tutti sconfitti, altro che via della Vittoria... Vi allego alcune foto dei lavori dell'epoca, quando in Comune veniva scritto e documentato tutto per far sapere a tutti.






















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