All'Emilia Romagna andrebbe assegnato il premio Nobel per la Resistenza, quei 'comunistoni', li voglio chiamare affettuosamente così, sono scemi ma fino ad un certo punto, hanno capito più di tutti gli altri che lo straniero da sconfiggere era il tunisino Mattey Salvinik, il citofonatore in cerca di spacciatori forte con i deboli e cacasotto coi mafiosetti da combattere. Sono contento che abbiano partecipato in massa alla prima disfatta del populista cazzaro verde e sono contento che ciò sia successo nella regione dove il M5s è nato, stava prendendo vita, Casaleggio lo ha distrutto e gli Emiliano Romagnoli hanno decretato a chiare lettere che da li non si passa con le chiacchiere e le cialtronerie. Bravi a tutti, da Piacenza a Rimini... Penso ai miei amici ex grillini con cui ogni tanto ci si sente via fb, credo che ieri sera qualcuno abbia anche pianto per aver scacciato un venditore di fumo che non meritava la loro fiducia, e penso anche al coraggio di Stefano Bonaccini che con le unghie ha difeso la propria terra coinvolgendo tutti. Settembre 2010, ero la, a Cesena, dove all'epoca Giovanni Favia era portato sul palmo di mano da quel furbacchione di Grillo, eravamo un popolo intero che vedevamo nei vari Crimi, Fico, Biolè, i nuovi miti da seguire, senza sapere che il capellone oramai trapassato e dimenticato, aveva altri progetti sulle nostre teste, gli abbiamo dato e regalato il nostro entusiasmo gratis per farsi gli affaracci suoi. Pazienza, è bello ridere anche degli errori giovanili. Ora, finalmente da Woodstock si sta arrivando alla fatal Waterloo, le europee 2019 il preavviso, le regionali in Umbria la prima legnata, oggi Emilia Romagna e Calabria, fra due mesi Campania e Puglia... Estinzione della classe degli scappati di casa , gente senza storia, senza capacità e voglia di fare un percorso, senza una classe di 'formatori', addestrati come il soldatino di Maio dietro un lauto compenso a dire sempre di si. Certo, all'orizzonte il cazzaro che non durerà due lustri come hanno fatto questi, ma la lega ha una sua struttura ed è oramai un quarto di secolo che resiste aggrappandosi ora qui ora la, senza mai aver realizzato una delle loro idee (la padania, il federalismo, le vecchie accise, ecc ecc).
Eccoci qua, con uno dei 'miracolati' a quel famoso raduno cesenate del settembre 2010, alle regionali di quell'anno nella sua Campania arrivò al 2% , l'anno dopo tentò come candidato sindaco nella sua Napoli e migliorò la situazione non entrando nemmeno in Consiglio e nel 2013 come premio vinse la lotteria dei palazzi dorati romani, questi sono i curriculum, intanto Pizzarotti faceva scuola di buon governo in una città importante e fu cacciato, se sei intelligente, vai eliminato. Dai, fatevi una risata, buganini e autotrasportatori di tir, alla fine della fiera vi siete goduti una fetta di notorietà ben pagata per un tempo sufficiente, la cassa l'avete sistemata, domani non sarete più nulla come sperava sempre il grande boss defunto, un giorno lo racconterete ai vostri nipoti. Io da uomo libero non ho goduto di questi benefit ( e non sono certo triste per questo, lotto nella mia Città come un leone da Civico e un po me ne vanto) tanti si sono illusi ma ora strizzano l'occhio al più grande voltagabbana italiano citato sopra, colui che vuole invadere con l'illusione, dicendo di essere invaso, forse si tratta solo di un invasato... Grazie Emilia, grazie Romagna, l'Italia del tricolore che resiste !
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