sabato 5 marzo 2016

FUMO TANTO, ARROSTO MINGA


Non so se avete notato, ma negli ultimi giorni si è cominciato a parlare di futuro per la Città per un paio di motivi fondamentali: il primo è  di annacquare il problema del Cadorna, cercando di farlo cadere nell'oblio in attesa del pronunciamento del TAR e l'eventuale inizio lavori = disagi... Il secondo motivo è conosciuto ancora da pochi addetti ai lavori: è uscita ufficialmente la bozza della modifica del Piano del Governo del Territorio, e allora bisogna far finta di far vedere che 'si è sul pezzo', quindi, vai con gli annunci di quello che succederà per il vecchio Ospedale, per la ex caserma, per la ex Franco Tosi, per la ex Bernocchi, la ex Mottana... Per far credere ai Legnanesi che Centinaio e soci sono veramente degli 'amanti' della città, buttiamo nel cesso altri 100 mila euro x rivedere un PGT nuovissimo, per dire cioè che l'attuale amministrazione vede un futuro diverso 'da quelli che c'erano prima' che per dotarsi dello strumento urbanistico obbligatorio per legge, ne avevano spesi ben 400 mila, mica bruscolini. Quale è allora il problema ? Semplice, troppo semplice: questa Giunta ha ancora un anno di vita, se il PGT approvato 5 anni fa da Vitali non andava bene, lo si prendeva in mano da subito e si percorreva l'iter in maniera che 'prima di andare a casa' si potesse attuare qualcosa di 'desiderato' da coloro che governano la Città ora. Invece no, si mette mano ad un progetto costoso che procurerà solo fumo e arrosto poco, se non per alcuni 'fortunati' che si vedranno rivalutare delle aree x cambio di destinazione d'uso, viceversa, qualcun altro verserà qualche lacrima. Perchè questa modifica al PGT è inutile ? Perchè il quadro rispetto ad un lustro fa, non è cambiato, il cemento residenziale, commerciale, industriale al momento non serve e non servirà nei prossimi 10 anni. Contiamo solo le aree dismesse che avrebbero bisogno di cambio d'uso e i cui destini dipendono solo dai Privati: porzione principe nel cuore di Legnano, la ex Manifattura, il curatore non riesce a trovare compratori pur 'svendendo' l'area di 40 mila metri a soli 15 milioni, c'è anche un vincolo architettonico sull'area, non la venderanno nemmeno a 10. Area ex Bernocchi, ex Mottana, oltre 100 mila metri quadrati, prima doveva essere quasi tutto verde, ora ci inventiamo condomini a gogò perchè in effetti mancano, e vediamo che i costruttori fanno a spintoni per tirare in piedi file e file di scatoloni in cemento ad uso civile: Central Park sul Sabotino, progetto fallito, area ex Mario Pensotti ferma da anni, area ex Fonderie Tosi, tutto bloccato, zero interessati, area ex Ospedale, tutto in alto mare, area ex Crespi non parliamone, sulla ex Caserma addirittura c'è di mezzo il demanio di Stato e il ministero della Difesa....E si fanno annunci, annunci, sperando sempre nella famosa bacchetta magica per trovarsi dalla sera alla mattina nel mondo fatato. Poi c'è il grande rospo dell'area ex Tosi, oltre 350 mila mq quasi tutti centralissimi, spergiuravano i geni di Polis che quell'area sarebbe stata solo a vocazione industriale, ora si comincia coi distinguo e con gli spezzatini, da una parte un commissario che deve fare cassa, dall'altro 4 amici illuminati con in mano una patata bollente e ZERO interessati a quelle aree, si riempiono la bocca di stazioni ferroviarie avveniristiche con lo scambio ferrovia-gomma, nuove autostazioni, e hanno paura nel frattempo di sistemare il problema del capolinea di Largo Tosi in pieno centro... Non bastassero comunque le aree ex industriali, mettiamoci una pennellata di cemento anche qua e la in piccoli lotti da 10-20 mila mq, qualcuno un giorno sorriderà per questo. Ma dov'è la novità su tutto ciò ? Aver dimostrato di essere capaci di avere un'idea ? Ne facevamo volentieri a meno di queste idee inutili, le idee buone sono quelle realizzabili, non le chiacchiere, quelle van bene a Carnevale, non per il futuro della Città. Quando arrivarono i pionieri dell'industria alla fine dell'800, il Borgo non si faceva troppe domande, la terra non dava futuro, l'industria lo poteva dare, ma il fuoco è durato solo un secolo, nulla nei confronti dei 2 millenni passati dalla morte del Cristo. Ora Legnano deve guardarsi in faccia e tirare fuori un'idea straordinaria, non pensare alle cialtronate degli annunci. Se tavolo si vuole fare, tavolo sia con tutti i cervelli presenti in Città, non sia in mano a quattro politicanti inconcludenti il destino ed il futuro di Legnano, non posso e non voglio credere questo ! Dobbiamo domandarci COSA SERVIREBBE per il futuro di questa Comunità, dobbiamo tirar fuori l'idea migliore per creare lavoro e turismo ( Expo ci ha insegnato qualcosa o zero assoluto ?), non possiamo andare avanti solamente a polemiche sulle telecamere della bretella o ai cessi inagibili della stazione, non posso accettare di essere tagliato fuori assieme ai miei concittadini sulla progettualità del futuro di tutti. Chiaro ? Inoltre, vorrei sottolineare che chi in questo momento governa la Città, di successi propri ne ha ottenuti veramente pochi, forse è il caso di farsi un esame di coscienza visto che la maggior parte di loro hanno seguito il catechismo oratoriano... La partecipazione annunciata sarebbe questa dimostrazione qui ? Se si, allora ci avete preso veramente per i fondelli ed il modo di comunicare lo conferma in pieno. Continuate a fare fumo, mentre l'arrosto brucia, e quando è bruciato, non rimarrà nulla per alcuno, sarei dell'idea invece , di salvare il salvabile, oppure facendo finta di niente, andare alla deriva dolcemente, come in un sogno...
Il PGT dell'architetto Marco Engel viene rivisitato dall'architetto Marco Engel, già per questa cosa, la stonatura è evidente: per il professionista il PGT era perfetto nel 2011, ora o ammette le sue colpe o dovrà ammettere che per il dio denaro si fa proprio tutto ed il contrario di tutto in questa fugace vita...




2 commenti:

  1. Sono tutte considerazioni pienamente condivisibili, abbiamo di fronte un'amministrazione ferma ed ingessata quasi spaventata, che vive di rendita con una visione futura poco uniforme e interventi spot che poco fanno bene alla nostra città.
    Ma tutto questo è anche frutto di un momento sfavorevole per chi amministra, oggi un amministratore deve fare i conti con un' economia in crisi, una burocrazia che rallenta e complica, una popolazione che grazie ad internet è sempre più informata e quindi attenta alla propria realtà, così si formano comitati, gruppi che in bene o in male spesso frenano e rallentano visioni futuro e anche aprire una strada spesso rappresenta un problema. Il futuro va avanti e la politica rimane indietro cercando di inseguirla. Realtà che sembravano all'avanguardia oggi sono già obsolete.
    La politica si deve rinnovare al suo interno con figure giovani magari anche inesperte ma a passo con i tempi, esperienza è sinonimo di sicurezza ma non di sviluppo, per cambiare ci vuole coraggio e un pizzico di pazzia, bisogna andare controcorrente ed essere in alcuni casi impopolare.
    Un bravo amministratore deve vivere con la valigia in mano, andare alla ricerca di figure di spicco che siano favorevoli ad investire nel nostro territorio. Nessuno bussa alla porta lo devi andare a cercare ed essere convincente

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