Cinquantasette anni fa, il campioncino in erba legnanese al 100% Antonio Bonfiglio ci lasciava, una storia orribile perchè orribile è morire a 18 anni, è stata un'ingiustizia infinita, e non solo per lui diciottenne, ma per tutti i giovani del mondo che stanno gustando la parte più bella della loro vita. L'occasione per rispolverare questa tragedia di una famiglia, di un gruppo di amici, di una città intera, mi è stata data da un amico coetaneo di Antonio che a Legnano ha conosciuto mezzo mondo per non dire il mondo intero, si tratta dell'ing Pier Luigi Dell'Acqua, per gli amici 'Ligi', uno dei tanti personaggi incontrati in questi anni di passione per la storia... Da lui è nata l'idea di una intitolazione a favore di colui che avrebbe potuto scrivere la storia del tennis nostrano e internazionale, era reduce da una vittoria a Parigi di un prestigioso torneo giovanile, uno dei tanti vinti dai 14 ai 18 anni. I settantenni legnanesi lo ricordano benissimo, lo ricordano anche per la sua umiltà di sportivo, e allora voglio condividere questa tenerezza dei ricordi anche di una persona che non ho mai conosciuto, e che magari ritroverò nel regno dei cieli, assieme alla miriade di anime che popolano l'infinito.
Un campione che muore per una banale influenza, quando le influenze erano veramente terribili, tra qualche mese, anche i legnanesi lo potranno ricordare all'ingresso del Tennis Tosi, infatti con una bella e toccante cerimonia, questo club tennistico nostrano, diventerà il Tennis Antonio Bonfiglio. A Milano, come scrissi in un post precedente, già dal 1959 si organizzò un torneo internazionale juniores dedicato al campione legnanese, Sergio Tacchini fu il primo vincitore, come riportato sulla pagina di wikipedia
Ciao Antonio, vogliamo ricordare la tua giovinezza, la tua vita ingiustamente spezzata, e grazie ancora ai tuoi coetanei che han voluto tener vivo questo ricordo...
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